lunedì 25 luglio 2011

Locali DOC: i piccoli siti pronti a dare battaglia

C'è locale e locale. C'è il ristorante del posto a conduzione familiare e c'è il fast food che appartiene a una grande multinazionale, c'è il negozietto di alimentari all'angolo e il supermercato. Tutti insediati nello stesso posto, ma molto diversi fra loro. Lo stesso vale per chi fa cronaca locale online. E' questo il messaggio lanciato da un gruppo 45 di siti statunitensi, promotori della campagna "Authentically local".

Nel mirino delle piccole pubblicazioni indipendenti ci sono le testate legate a grandi network, a partire da Patch.com di America On Line, ormai presente in oltre 800 località statunitensi. Una presenza sempre più preoccupante per siti che non hanno alle spalle un editore così potente e che vedono crescere la concorrenza nel proprio mercato di riferimento.


E' una vera e propria battaglia basata sul concetto di autenticità. Una lotta contro iniziative editoriali accusate di essere estranee alle comunità in cui operano e di non portare reali benefici ai cittadini. "Il giornalismo locale non ha bisogno di agire su scala più ampia - dice Lance Knobel, cofondatore del sito Berkeleyside.com - Deve nascere da persone profondamente impegnate nelle proprie comunità, determinate a fare la differenza e a fornire un servizio vitale".

I siti coinvolti nella campagna affermano di poter contare complessivamente su circa 800mila visitatori al mese. Individualmente hanno poche possibilità di contrastare i giganti dell'editoria. Unendo le proprie forze possono far sentire maggiormente la propria voce, anche se la battaglia per il riconoscimento dell'autenticità locale DOC è appena iniziata e probabilmente andrà avanti ancora a lungo.

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